il Comitato ha raggiunto il traguardo del suo primo anno di attività. La sua fondazione era un percorso obbligato, lo capirono quasi duecento persone che versarono il loro contributo ancora prima che COSMAR prendesse vita.
Quei soci fondatori capirono che la marineria italiana doveva cambiare passo per non rischiare l’estinzione. Loro capirono che pur avendo questa categoria il maggior numero di associazioni e sindacati, essa, la nostra categoria, stava molto seriamente rischiando qualcosa di irreparabile. Associazioni e sindacati che hanno anteposto i propri interessi a quelli dei loro associati, arrivando anche a sovvenzionare Confitarma con gli stessi soldi dei loro iscritti.
Associazioni che esistevano ed esistono solo e unicamente come alternativa mattutina allo stazionare ai giardinetti pubblici seduti su una panchina, anzi truffano, sapendo di farlo, i loro stessi associati. Associazioni e sindacati, dicevo, che non si aggiornano, che non capiscono una sacrosanta minchia delle normative che stanno rivoluzionando l’esistenza professionale della nostra gente di mare.
I soci fondatori hanno creduto nel progetto COSMAR dove i marittimi aiutano i marittimi perchè nessuno meglio dei marittimi conosce i problemi dei marittimi.
Purtroppo abbiamo attraversato un triste periodo, tre mesi e mezzo, di completo oscurantismo, quando una manciata di persone voleva impadronirsi del Comitato per i loro personali interessi. In quel periodo non si associò nemmeno una persona, contro la media delle 80 iscrizioni mensili da allora in poi.
Non mi piace qui fare la lista dei buoni e dei cattivi o se preferite dei meno attenti. Dico solo che dobbiamo ringraziare quelle persone che non si sono fatte sopraffare ed hanno preso in mano la situazione convinti che questo progetto non sarebbe dovuto fallire, il fallimento del Comitato avrebbe dato ancor più voce ai lacchè, truffatori, incompetenti, imbecilli. Parliamoci chiaro, questi ultimi ancora esistono anche se molto dimensionati e comunque con il fiato sul collo di COSMAR.
In questo primo anno abbiamo dimostrato che i successi si ottengono documentandoci, proponendo, pontificando solo con chi ha la capacità di confrontarsi con noi alla pari.
Non ci sono dubbi, COSMAR è ormai un riferimento per la nostra gente di mare e non solo. Ovviamente questi successi danno vita a gelosie e contrasti. Ogni giorno ci sottopongono allo scanner nella speranza di scoprire scheletri nell’armadio e noi, cocciutamente, rispondiamo con la autorevolezza che ci appartiene.
Se siamo onesti e corretti devono essere gli altri a dircelo, la miglior pubblicità viene dalla soddisfazione dei nostri associati. Lo abbiamo sempre promesso e mantenuto, tutti i vantaggi economici che abbiamo ottenuto ed otteniamo dai centri di formazione, dalla assicurazione Allianz, dagli studi legali, dallo studio del commercialista, ecc. sono andati, vanno e continueranno ad andare unicamente a favore degli associati. A conti fatti iscriversi a COSMAR vuol dire sentirsi protetti e allo stesso tempo fruire di un ritorno economico che di gran lunga supera la quota associativa di 30 euro. Non esiste un altro esempio antecedente a COSMAR, noi siano l’esempio ed auspichiamo che altri soggetti se ne facciano mentalmente carico, altrimenti saranno destinati a sparire.
In un solo anno abbiamo fondato COSMAR il Comitato e COSMAR Sindacato Nazionale Marittimi e a breve la pubblicazione Ottomila che avrà lo scopo di far conoscere il nostro mondo anche a coloro che al momento ne sono lontani.
I successi di COSMAR sono i successi della gente di mare. Il nostro cammino è segnato in maniera indistruttibile e al 2017 non chiediamo sogni e speranze, ma solo e unicamente la forza per continuare quanto caparbiamente iniziato nel 2016.
Viva COSMAR, viva la nostra marineria.
Da parte mia un sincero grazie a tutti, nessuno escluso.
Felice 2017.
Giorgio Blandina