NEWS del 24 ottobre – Luci ed ombre sulle abilitazioni professionali. COSMAR chiede spiegazioni al Direttore Marittimo della Liguria.

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   Il 7 dicembre 2017 il Monreale press pubblicò un articolo dal titolo “Palermo, esami truccati per l’abilitazione professionale marittima: arresti e sequestri”. Gli investigatori sono riusciti ad accertare che i marittimi, i quali formulavano istanza per partecipare agli esami, venivano “avvicinati” da taluni degli indagati, che, in collegamento con il Centro internazionale di formazione marittima, promettevano il facile superamento delle prove, previa frequenza di “pre-corsi” a pagamento in effetti tenuti dagli stessi pubblici ufficiali che in seguito avrebbero fatto parte della commissione esaminatrice. L’indagine  svela un sistema di corruttela che, per la portata e la rilevanza della questione affrontata, ha enormi ripercussioni su un aspetto di primaria importanza nazionale e internazionale, ovvero la sicurezza dei trasporti legata ai traffici marittimi mercantili e crocieristici. Le condotte illecite accertate nel corso delle indagini  sono infatti sfociate nel rilascio di titoli professionali marittimi legittimanti lo svolgimento di funzioni delicatissime, a bordo di navi da crociera o mercantili, come quelle di responsabile di guardia in coperta e in macchina durante la navigazione”. Tra gli indagati un Capitano di lungo corso componente della Commissione Esaminatrice, un docente dell’Istituto nautico di Palermo anch’egli componente della Commissione Esaminatrice, un Direttore di macchina e sindacalista ed altri ancora.

L’incipit ci sembra di rilevanza, almeno lo è per il nostro Comitato che si batte al fine la Marina Mercantile Italiana torni ad essere un esempio per tutte le marinerie del mondo; perché questo avvenga dobbiamo avere la sicurezza che i nostri Ufficiali abbiano in tasca una abilitazione professionale degna di questa parola, che siano essi in grado senza se e senza ma di assumere la responsabilità della guardia in navigazione in nome e per conto del loro comandante consapevoli della responsabilità a loro affidata.

Abbiamo scritto di Palermo e ci sembra giusto capire se a Genova le cose accadono così come onestà, legalità e buon costume comanda. Intanto cominciamo con l’affermare che l’ex comandante in seconda della Capitaneria di porto CV (CP) Luigi Pascale era contemporaneamente docente presso l’Accademia Nazionale della Marina Mercantile di Genova e presidente della commissione esaminatrice di esame per il rilascio dei titoli abilitativi alla professione marittima che secondo il criterio etico Cosmar questo comportamento non è conveniente.

Almeno due componenti della commissione esaminatrice fornivano lezioni private agli stessi che poi avrebbero dovuto esaminare.

Vogliamo che i nostri ufficiali abbiano la consapevolezza di meritare la abilitazione che permette loro di vegliare su migliaia di passeggeri, donne, uomini e bambini, su equipaggi, sulle merci e quanto altro potrebbe mettere in pericolo anche e non solo l’ecosistema marino.

Abbiamo il fondato dubbio che ancora oggi, nel compartimento di Genova, nonostante gli sforzi del MIT per contrastare questo malaffare, ci siano preparatori di candidati alla abilitazione professionale che sono allo stesso tempo membri della commissione esaminatrice presso la Direzione Marittima di Genova.

Chiediamo al Direttore Marittimo della Liguria presso la Capitaneria di Porto di Genova Ammiraglio Ispettore (CP) Nicola Carlone di fornirci la lista degli esaminatori o in alternativa ci convochi al fine di verificare se in detta lista siano evidenziati i nomi di coloro i quali si stanno spendendo come preparatori a pagamento per gli stessi candidati al superamento degli esami per il conseguimento della abilitazione di Ufficiale della Marina Mercantile. Che poi questi “preparatori” si facciano pagare pure in nero dovrebbe essere compito della Agenzia delle Entrate fare le dovute indagini.

Randagio Blogini

 

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4 risposte

  1. A posto di commentare sempre le stesse cose perché non vi interessate che altri centri di addestramento anno la concessione di fare il Mams che l’unico centro ce lo fa chiedere una cifra da capo giro che un mozzo o un giovanotto dimacchina devono prendere uno stipendio e mezo e lo devono dare per il Mams
    Ma io dico ma siamo fuori di testa che poco tempo questo documento si otteneva con pochi euro e ancora nessuno prende provvedimento il mit sa quale e la poppa e la prua????

    1. Come fa lei a sentenziare che COSMAR nulla ha fatto e nulla sta facendo in questo senso?
      Non è colpa nostra e non è colpa del MIT se i centri di formazione non vogliono aggiornare le loro attrezzature nei termini di legge.
      In pratica non vogliono spendere soldi.

      Grazie per la attenzione e continui a seguirci.

      1. Egregio Comandante, ma che si puó fare per far riconoscere i certificati emessi dai centri d´addestramento in EU?
        Quando devono fotterci per il Direttivo siamo europei, se fai un corso MABEV a Rotterdam ti ci puoi pulire il …….!

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