Oggetto: Applicazione ILO-MLC 2006
venerdì 18 agosto 2017 – 10:20
Da: | comitatocosmar |
A: | cp-messina@pec.mit.gov.it , cp-milazzo@pec.mit.gov.it , dm.palermo@pec.mit.gov.it , cp-trapani@pec.mit.gov.it |
Cc: | COSMAR COSMAR , cgcp@pec.mit.gov.it , casamilazzo@cosmar.org |
Napoli, 18 agosto 2017
Illustri Signori,
Alcuni nostri iscritti ci comunicano che la società di navigazione C&T Isole Minore non rispetta quanto stabilito dal ILO-MLC 2006 e precisamente:
Ogni Stato Membro deve esigere che in un locale di facile accesso sia affissa una tabella che riporti l’organizzazione del lavoro a bordo, contenente, per ogni funzione, almeno:
- a) il programma del servizio in navigazione e in porto;
- b) il numero massimo di ore di lavoro o il numero minimo di ore di riposo prescritte dalla legislazione nazionale o dalla contrattazione collettiva applicabile.
Con ossequio
Giorgio Blandina/presidente
COSMAR – Comitato a Salvaguardia della Dignità dei Marittimi
Via Miguel Cervantes De Saavedra, 55/27 – 80133 Napoli
Cell . 329 455 5682
www.cosmar.org
comitatocosmar@pec.it
Sopra il messaggio inviato alle Capitanerie di porto di Messina, Milazzo, Palermo e Trapani per palese mancata applicazione MLC 2006 da parte della C&T Isole Minori. Di seguito la chiara raccomandazione da parte del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto.
CGCCP.REGISTRO UFFICIALE.2017.0104516
Ad oggi ancora non sappiamo se la C&T Isole Minori si è messa in regola. Nel frattempo un aliscafo della Liberty Lines impatta rovinosamente su una montagna presso Lipari procurando ben sette feriti , ancora prima tre marittimi hanno perso la vita per essere entrati senza protezione in uno spazio chiuso di una nave della C&T Isole Minori. Intanto noi fiduciosi nella magistratura, ma spazientiti dagli eventi aspettiamo di capire come possono accadere questi gravi incidenti nonostante le severissime normative che regolano il comparto marittimo.
La società SMIT Adriatic Towage di Venezia non riconosce ai propri marittimi lo status di infortunati neanche quando cadono rovinosamente dalle scale o subiscono una scarica elettrica mentre usano la idropulitrice. Come COSMAR chiediamo alla Capitaneria di porto di Chioggia una visita occasionale per appurare se la 271/99 viene rispettata, ci aspettiamo la visita venga svolta sui rimorchiatori dove hanno avuto luogo gli infortuni e presso gli uffici della società di navigazione, niente di tutto questo, la visita occasionale considera un rimorchiatore di nuova costruzione, il verbale si conclude con un “tutto va ben madama la marchesa” tralasciando che il giornale nautico parte seconda è ricco di cancellature, abrasioni ed uso di bianchetto, reato codificato per i quali gli organi preposti hanno l’obbligo di segnalazione.
Pretendiamo delle risposte dai controllori e dai controllati. I nostri lavoratori marittimi quando escono di casa per imbarcare non devono farsi il segno della croce sperando che nulla accada loro, vogliamo che possano tornare in seno alle loro famiglie sani e salvi, i nostri lavoratori marittimi devono vivere e lavorare in piena serenità. Coloro i quali devono applicare le normative nazionali e internazionali non usino mezze misure e i controllori facciano il lavoro per cui noi, cittadini italiani, li paghiamo.
COSMAR, dalla parte dei marittimi COSMAR, la casa dei professionisti del mare
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Ad maiora…!