News del 12 maggio 2018 – L’opinione di Randagio Blogini: “Cosa non mi convince di alcuni settori del diporto”

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      Dopo un lungo silenzio è tornato a scrivere Randagio Blogini, una firma polemica ma costruttiva. Una voce libera e per questo scomoda se pur autorevole.

Buona giornata a tutti e che il cielo, le vostre azioni ed i vostri pensieri siano sereni. Da diversi giorni e per cause che profondamente rattristano tutta la marineria, leggiamo e sentiamo pareri di “grandi esperti” velisti che vantano giri del pianeta terracqueo a mo di una trottola, non che conoscenza dell’arte marinara senza eguale. Leggiamo e sentiamo tutto ed il contrario di tutto, per cui siamo assaliti dal dubbio di avere a che fare con gente che ama sopravvalutarsi nella consapevolezza che essi sono più avventurieri che esperti marinai.

Del resto di cosa ci meravigliamo se incensiamo il buon o cattivo Cristoforo Colombo come tra i più esperti marinai di tutti i tempi, lui che per tutta la traversata oceanica non ha mai saputo, per un solo istante, quale fosse il luogo di posizione della caravella al suo comando .

Bando alle polemiche e andiamo al centro della questione. La materia di cui mi voglio occupare riguarda le imbarcazioni del diporto, vale a dire i mezzi nautici di lunghezza variabile da 10 metri a 24 metri fuori tutto, nel particolare di quelle imbarcazioni a propulsione velica con motore entrobordo di servizio, impegnate in traversate oceaniche. Premetto che stiamo scrivendo di imbarcazioni da diporto per uso commerciale, stabilito questo possiamo affermare che il contratto frequentemente in uso è quello di locazione, vale a dire  il contratto con il quale una delle parti (solitamente il proprietario / armatore) si obbliga dietro il pagamento di una somma di denaro a cedere il godimento dell’unità da diporto per un periodo di tempo ben determinato ad un’altra persona. In questo caso il locatario che coincide con il conduttore compie la navigazione e se ne assume la responsabilità ed i rischi.  Quindi la locazione intende la cessione solo dell’unità senza equipaggio o il conduttore. Più semplicemente “Fabio” armatore dell’imbarcazione a vela di 15 metri “Azzurra”, senza limite di navigabilità dalla costa,  loca a “Antonio” la stessa.  Antonio è in possesso della patente nautica senza limitazione, patente che gli è stata rilasciata dalla Capitaneria di porto prossima alla sua residenza abitativa, dopo essersi sottoposto ad un esame con il sistema dei quiz. L’imbarcazione “Azzurra” può trasportare 10 persone, ebbene “Antonio” imbarca come ospiti altre nove persone tra cui, per ipotesi, bambini di pochi anni di età. Fatto questo si avventura in una traversata oceanica, anzi decide di attraversare l’Atlantico e oltre verso il Pacifico fino ad arrivare in Cina.

Agli ospiti che sono a bordo solo e unicamente per divertirsi possono essere affidati vari compiti tipo, per esempio, cucinare, rassettare l’imbarcazione e anche stare al timone. Esatto stare al timone senza averne esperienza e titolo. Facciamo il punto della situazione, a bordo abbiamo una sola persona che più o meno sarebbe in grado di assumere la guardia in navigazione e domandiamoci se è possibile che egli rimanga sveglio nel pozzetto per tanti e tanti giorni, la natura è impietosa e lo obbliga al riposo, il suo posto di guardia in navigazione lo prende uno qualsiasi dei suoi ospiti anche se per questa persona nessuna differenza, apparente, nota tra le luci di una nave in navigazione in orario notturno ed un semplice albero di Natale.

Adesso cominciamo a porci qualche quesito: perchè un comandante di una nave mercantile deve frequentare un determinato percorso di studi, sottoporsi ad esami dopo la obbligatoria frequenza di una serie di corsi fra i quali quelli a livello manageriale e direttivo, quindi sottoporsi presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti a ben due esami di Stato al fine di conseguire la abilitazione professionale che gli permetta di navigare senza restrizioni, mentre “Antonio” con una semplice patente nautica, in pratica, gli è consentito fare la stessa cosa, mettendo, a mio modesto avviso, in serio pericolo la incolumità dei suoi ignari ospiti.

Ancora: è fatto obbligo alla imbarcazione “Azzurra” essere fornita di un apparecchio radar ? Risposta: no !  Ovviamente, come giusto che sia, il comandante della nave dispone di due radar di cui almeno uno provvvisto del sistema ARPA. All’imbarcazione “Azzurra” è fatto obbligo avere in dotazione il NAVTEX (servizio internazionale automatico, trasmesso sulle medie frequenze, di stampa diretta per l’invio di avvisi e bollettini di navigazione e meteorologici. Viene usato anche per trasmettere informazioni urgenti sulla sicurezza alle navi) il cui costo è irrisorio ? Risposta: NO !  All’imbarcazione “Azzurra” è fatto obbligo avere il gancio idrostatico che faccia da ponte tra la zattera di salvataggio e la sua sella, in modo che in caso di affondamento si sganci automaticamente dalle sue rizze e permetta agli ospiti di mettersi in salvo qualora non avessero avuto la possibilità materiale di gettarla a mare? Risposta: NO!  All’imbarcazione “Azzurra” è fatto obbligo avere a bordo un sistema GMDSS (sistema di comunicazioni radio a copertura globale concepito per la sicurezza marittima, ma che integra anche funzioni di telecomunicazioni, e permette di inviare e ricevere messaggi in tempo reale) ?  Risposta: NO!  A bordo dell'”Azzurra” è fatto obbligo avere solo un semplice VHF la cui portata nelle migliori condizioni non supera le 50 miglia.  Piuttosto che continuare a elencare quali apparecchiature a salvaguardia della vita umana in mare dovrebbero essere obbligatorie alla “Azzurra” che naviga in tutti i mari del mondo con a bordo un conduttore avente una patente nautica e altri nove ospiti adulti e bambini, facciamo prima a fare l’elenco delle apparecchiature di sicurezza che le sono imposte dal codice della navigazione per il diporto:

1 zattera di salvataggio anche senza gancio idrostatico

cinture di salvataggio (una per ogni ospite)

1 salvagente anulare con cima

1 boetta luminosa

3 boette fumogene

1 bussola

1 orologio

1 barometro

1 binocolo

carte nautiche della zona di navigazione

strumenti di carteggio

4 fuochi a mano a luce rossa

4 razzi a paracadute a luce rossa

1 cassetta di pronto soccorso

i fanali di navigazione

apparecchi di segnalazione sonora (fischio e campana)

GPS

VHF

E.P.I.R.B. indifferentemente automatico o mauale. Ovviamente il sistema manuale implica che una persona deve recarsi dove esso è posto, non sempre è possibile.

 

Lasciatemi dire che oltre a questo scarno elenco ci vuole una gran dose di fortuna ed un pizzico di incoscienza.

Ad maiora…!

Randagio Blogini

 

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