News del 7 agosto 2024 – Perché sempre noi marittimi rimaniamo con il cerino in mano?

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Anche questa volta, in occasione del rinnovo del CCNL, il cerino è rimasto in mano a noi marittimi, la grande novità è che non è neanche la prima volta.

Il termine “sindacato di categoria” si riferisce a un’organizzazione sindacale che rappresenta i lavoratori appartenenti a una specifica categoria professionale o settore di attività. Questi sindacati hanno l’obiettivo di tutelare i diritti e gli interessi dei loro iscritti, promuovendo miglioramenti nelle condizioni di lavoro, salari, sicurezza, orari di lavoro, e altre questioni rilevanti per quella particolare categoria.

Ecco alcune caratteristiche principali dei sindacati di categoria:

  1. Rappresentanza Settoriale: Si concentrano su un determinato settore o gruppo professionale, come ad esempio i metalmeccanici, gli insegnanti, i lavoratori della sanità, i trasportatori, ecc.
  2. Contrattazione Collettiva: Negoziano contratti collettivi di lavoro con i datori di lavoro o le associazioni dei datori di lavoro, che stabiliscono le condizioni di lavoro per tutti i lavoratori della categoria rappresentata.
  3. Assistenza e Supporto: Forniscono consulenza e assistenza legale ai membri, aiutandoli in caso di controversie sul lavoro o problemi con il datore di lavoro.
  4. Formazione e Informazione: Offrono programmi di formazione e aggiornamento professionale per migliorare le competenze dei lavoratori e tenerli informati sui loro diritti e sulle normative vigenti.
  5. Promozione di Politiche di Settore: Si impegnano a influenzare le politiche pubbliche e legislative per favorire il benessere dei lavoratori del settore rappresentato.

I sindacati di categoria svolgono un ruolo cruciale nel garantire che i lavoratori abbiano una voce nella negoziazione delle condizioni di lavoro e nel proteggere i loro diritti all’interno del contesto lavorativo specifico del loro settore.

Andiamo ai giorni nostri per capire la ragione per la quale molti marittimi si stanno lamentando a proposito del novello CCNL e nello specifico la quota una tantum dal 1 gennaio al 30 giugno 2024 che serve a coprire il ritardo del rinnovo per questi sei mesi.

Tutti nessuno escluso dei nostri sindacati di categoria hanno cantato vittoria per il grande successo ottenuto e con loro  anche la grande banda e amici della comitiva: “W i Sindacati sempre e in ogni caso”, vale a dire, in termini economici euro 380 lordi (netti euro 253), per i periodi maturati a bordo dal 1 gennaio 2024 al 30 giugno 2024,  ma ci corre l’obbligo di chiarire meglio questa poco trasparente situazione.

Nello specifico nello statino paga di luglio non si ritrovano i 200 euro lordi ma solo una percentuale degli stessi per i periodi maturati a bordo in questi sei mesi. Solo come esempio se fossimo stati imbarcati negli ultimi sei mesi del menzionato periodo per tre mesi ci spetterebbe esattamente la metà dei 200 euro lordi e anche la stessa metà per quanto dobbiamo percepire a gennaio 2025, vale a dire la metà di 180 euro lordi.

Cari Lavoratori Marittimi chiediamoci come e perché e ancora quale è la ragione di tanta manifesta euforia da parte dei sindacati marittimi firmatari e dei loro lustrascarpe.

A questo punto altro non ci rimane che inviare una semplice email al nostro armatore al fine non ci venga più prelevata la quota sindacale, azione che almeno in parte ci fornirebbe un tornaconto economico superiore a quanto sopra dimostrato e sicuramente i sindacati da quel momento dovranno mostrare per la nostra categoria più rispetto a quanto finora dimostrato nei fatti, e, a tal proposito, non scordiamo l’accordo che fecero con gli armatori per cui intascavano bei soldoni per ogni marittimo imbarcato su navi battenti bandiera italiana e iscritte nel Registro Internazionale.

Verbale di accordo sindacati confitarma

Randagio Blogini

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