NEWS del 26 maggio 2018 – L’ IMO affronta per la prima volta il tema delle navi autonome.

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    L’International Maritime Organization (IMO), l’organismo delle Nazioni Unite che si occupa definire gli standard internazionali per il settore del trasporto marittimo, per la sicurezza della navigazione e per prevenire l’inquinamento provocato dalle navi, ha affrontato per la prima volta il tema delle navi autonome, unità a controllo remoto e senza equipaggio su cui negli ultimi mesi si sta sempre più concentrando l’attenzione di aziende ed enti che si occupano di sistemi e soluzioni di trasporto marittimo innovativi. COSMAR aveva toccato questo argomento in occasione del convegno del 3 novembre 2017.

Ieri 25 maggio, a conclusione della novantesima sessione del Maritime Safety Committe (MSC), l’organismo tecnico dell’IMO che si è riunito questa settimana a Londra, è stato approvato un quadro per lo studio di un’apposita regolamentazione, inclusa una definizione preliminare delle Maritime Autonomous Surface Ships (MASS), come sono state definite le navi che, in maniera differente, possono operare indipendentemente dall’interazione umana e dei diversi gradi di autonomia di queste navi, nonché una mitologia per svolgere questa attività e un piano di lavoro.

Al fine di facilitare il lavoro per la definizione di una specifica regolamentazione sono stati organizzati i diversi gradi di autonomia delle navi, lista che non è compilata gerarchicamente e che include quattro gradi di autonomia: nave con processi automatizzati e supporto decisionale (i marittimi sono presenti a bordo per gestire e controllare i sistemi e le funzioni di bordo. Alcune operazioni potrebbero essere automatizzate); nave controllata da remoto con marittimi a bordo (la nave è controllata ed operata da un’altra località, ma i marittimi sono presenti a bordo); nave controllata da remoto senza marittimi a bordo (la nave è controllata ed operata da un’altra località e non c’è equipaggio a bordo); nave completamente autonoma (il sistema operativo della nave è in grado di assumere decisioni e realizzare azioni).

Il Maritime Safety Committe ha stabilito che il primo passo sarà quello di concordare una lista delle attuali disposizioni dell?IMO e valutare se potrebbero o meno essere applicabili a navi con diversi gradi di autonomia o se potrebbero ostacolare l’attività delle navi autonome. Successivamente verrà condotta un’analisi per determinare in modo più appropriato come affrontare l’operatività di unità MASS, tenendo conto tra l’altro dell’elemento umano, delle tecnologie e dei fattori operativi.

Inoltre l’MSC ha istituito un gruppo di lavoro sulle unità MASS che inizierà ad analizzare questi ptimi temi, in particolare quello metodologico, e che presenterà un resoconto del proprio lavoro nel corso della prossima sezione del Maritime Safety Committe che si riunirà dal 3 al 7 dicembre prossimi. Il Comitato tecnico dell’IMO ha invitato anche gli Stati membri r lr organizzazioni internazionali interessate a presentare alla centesima sessione di dicembre proposte per lo sviluppo di linee guide provvisorie per sperimentare l’operatività delle navi autonome. COSMAR, da parte sua, non farà mancare il proprio apporto professionale ben tenendo presente l’esigenza della occupazione della gente di mare.

 

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