Nuovo Codice della nautica da diporto
BY GARBAMAR
Oggi, 13 febbraio 2018 entra in vigore il D. Lgs. 3 novembre 2017 n. 229, di revisione ed integrazione del Codice della nautica da diporto (D. Lgs. 18 luglio 2005 n. 171).
Il nuovo codice è destinato a dare un ulteriore impulso allo sviluppo, alla ripresa ed alla crescita del settore della nautica da diporto in Italia nell’ambito di una più diffusa cultura del mare.
Come affermato nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri del 27 ottobre 2017: “Il testo rafforza la tutela di interessi pubblici generali, tra i quali la protezione dell’ambiente marino, la sicurezza della navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare e la diffusione tra le nuove generazioni della cultura e dell’educazione marinara, prevedendo al contempo interventi per lo sviluppo di un turismo sostenibile e costiero. Inoltre, il provvedimento semplifica i procedimenti amministrativi del diporto nautico, in modo da favorire la competitività e la capacità di attrazione di investimenti nel settore e da promuovere la crescita del volume commerciale in ambito diportistico”.
Le novità salienti sono molteplici.
Anzitutto si prescrive l’equiparazione tra la navigazione da diporto esercitata per fini esclusivamente lusori e quella esercitata per fini commerciali ed altresì l’applicazione della normativa in commento alle unità da diporto iscritte nel Registro Internazionale. Inoltre, si estendono anche alle unità da diporto utilizzate ai fini commerciali le disposizioni in tema di assicurazione obbligatoria di cui al nuovo art. 41, in particolare, per l’obbligo di assicurazione della responsabilità per danni riportati dal conduttore e dalle persone trasportate.
Nel segno di un incalzante snellimento burocratico, si prevede l’abolizione dei registri di iscrizione cartacei e la creazione dell’Archivio telematico centrale delle unità da diporto (ATCN) per gli atti inerenti la proprietà delle unità da diporto e dello Sportello Telematico del diportista (STED) per tutte le vicende inerenti la licenza di navigazione, il certificato di sicurezza, il certificato di idoneità al noleggio, l’autorizzazione alla navigazione temporanea ed infine il rilascio della nuova licenza provvisoria. Tutte attività destinate ad essere contrassegnate una rigida scansione temporale.
Riflessi da non sottovalutare si producono anche in materia di leasing, onde si concede anche all’utilizzatore e non più soltanto al proprietario (la società di leasing) di ottenere l’iscrizione della imbarcazione da diporto e si disciplina, al nuovo comma 1-bis dell’art.16, la risoluzione anticipata del contratto di locazione finanziaria.
Per rendere più efficienti le operazioni di controllo ed evitare duplicazioni di accertamenti a carico delle unità da diporto, con particolare riguardo alla stagione balneare, si consolida la prassi del Bollino Blu e viene istituito un sistema di controlli di natura preventiva. I controlli alle unità da diporto saranno svolti anche tramite l’accesso a sistemi quali l’anagrafe nazionale delle patenti nautiche e l’ATCN.
Di rilievo anche l’istituzione di una inedita figura professionale, il mediatore del diporto deputato a mettere in relazione, anche attraverso attività di consulenza e sempre in condizioni di indipendenza, due o più parti per la conclusione di contratti di costruzione, compravendita, locazione, noleggio e ormeggio di unità da diporto. In particolare, si prescrive che il mediatore, dopo la conclusione del contratto per il quale ha prestato la propria opera, possa ricevere incarico dal cantiere costruttore o, comunque, da una delle parti di rappresentarla negli atti relativi all’esecuzione del contratto medesimo. Un’altra figura professionale introdotta dal Codice è quella dell’istruttore di vela, mentre una disciplina maggiormente incentivante è introdotta per le marine.
Si prevede anche l’introduzione presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado della giornata del mare nel giorno dell’11 aprile di ogni anno, con lo scopo precipuo di sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura marinaresca, patrimonio culturale per il nostro Paese e fonte di nuove prospettive di crescita.
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