COSMAR è parte in causa per la difesa tecnico legale di diverse vittime del malaffare. Siamo nauseati ad assistere a comportamenti vomitevoli da parte di vari soggetti, siano essi armatori, strutture mediche o istituzioni pubbliche che trattano le vittime di gravi infortuni sul lavoro e le loro famiglie senza alcun umano rispetto.
In questa occasione ci limitiamo solo ad uno scorcio riservandoci in un prossimo futuro di fare nomi, cognomi e raccontare i fatti accaduti nei minimi particolari.
Vittime dicevamo decedute o in gravi condizioni di salute perchè per l’ennesima volta non vengono rispettate neanche le più basilari regole che regolano la sicurezza sul lavoro.
Armatori che pur avendo l’obbligo contrattuale di provvedere al pagamento della assistenza medico integrativa non lo fanno in barba alle leggi vigenti. Capita che alla famiglia di un lavoratore deceduto per infortunio viene rifiutato l’indennizzo che legalmente spetta e che deve essere onorato dalla società armatrice. Un rifiuto che merita ancor più di una semplice indignazione laddove la famiglia del lavoratore marittimo deceduto non ha introiti economici.
Comandanti di uffici circondariali marittimi che assistono allo sbarco di una vittima del lavoro con la testa quasi spaccata in due, avvolta in un asciugamano intriso di sangue, imbarcata su un elisoccorso e rimangono inerti, non si curano neanche di indagare cosa e come è accaduto.
Strutture mediche che invece di riparare i danni ne craeno di nuovi riducendo gli infortunati in invalidi a vita.
Solo e unicamente nell’interesse dei nostri assistiti non scendiamo nei particolari in attesa di un ravvedimento da parte di questi soggetti, ovvio ed inevitabile che se i nostri protetti non avranno a breve giustizia e il compenso economico a loro dovuto, noi di COSMAR renderemo pubblico nei minimi particolari tutto quanto accaduto e che sta accadendo.
Noi di Cosmar abbiamo le balle piene e siamo molto, ma molto incazzati !