Da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Europee il cui oggetto è l’inosservanza della direttiva 2008/106CE da parte dell’Italia. Caso UE Pilot 8443/16/MOVE –
Carenze individuate dagli organi preposti UE e in corsivo le note esplicative.
nota-pcm-prot-ingr-27571-13-ottobre-2016Fonte: documento estrapolato dal blog Marittimi del Diporto
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Ad maiora…!
6 risposte
Ho letto un pò tutto, ma nn vedo scritto nessun rilievo su corsi direttivi di centinaia di ore.
Pietro, anch’io l’ho letto tutto, ma di corsi direttivi da 200/300 ore non ne fa cenno.
Rudy
L’ art. 33 della Costituzione recita fra l’altro: …”È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale”. Ebbene, alcuni di noi sono in possesso del diploma (se non ricordo male) di Aspirante al Comando di navi della Marina Mercantile o Aspirante alla Direzione ecc., i successivi diplomi recavano e recano diciture diverse, pertanto dal momento che lo Stato non è stato capace di garantire un’istruzione necessaria e sufficiente a soddisfare “l’abilitazione all’esercizio professionale” non sarebbe il caso di iniziare una azione legale collettiva in difesa dei diritti negati?
Tra le altre cose, se ho capito bene, non vedo neanche tutte queste carenze riguardanti la sezione macchina (che è quella con 570 ore): carenti sul mams.
Inoltre mi sembra di aver letto “trasporti e logistica-conduzione del mezzo” che se non erro è un indirizzo del nuovo nautico post-riforma….
Allora i vecchi progetti “Orione” e “Nautilus” soddisfavano le direttive europee?!
come al solito i nostri governanti non hanno capito una beneamata minchia di quello che bisogna fare.
da qui l’incompetenza e il bisogno di essere consigliati da chi ne dovrebbe sapere di piú….mah!
I nostri governanti stanno facendo gli interessi dei centri d’addestramento ed i loro interessi personali, non quelli della categoria. Fintanto che Trapanese, che ha il 5% dell’IMAT e’ li’ a disccutere non c’e’ da aspettarsi altro che l’imposizione del direttivo. Io, come ho gia’ detto, se riesco ad ottenere l’IMO dal Messico o dall’Ecuador, ( certificati validi quanto il nostro per le grandi societa’ di crociera ) non solo no faro’ piu’ niente di cio’ che vuole il nostro governo, ma lo faro’ sapere a tutti, e prometto di aiutare chiumque sia interessato.
Cosi’ facendo, non solo possiamo lavorare in pace e fare le vacanze, ma potremmo ottenere anche l’effetto di far cambiare idea, almeno a noi che abbiamo fatto il nautico per davvero, sul direttivo.