I “furbacchioni” sono tornati alla riscossa e spediscono a coloro che, con giusta causa, li hanno mollati la seguente lettera:
APPROFONDIMENTO SULL’ASSICURAZIONE PER I SOCI DEL COLLEGIO
Ebbene cominciamo con l’affermare che non rilasciano la polizza individuale per cui chi aderisce non ha la prova di essere assicurato. Continuiamo dicendo che fanno pagare 150 euro all’anno (+100 di iscrizione), la maggior parte dei quali rimane nelle tasche della associazione. Se andiamo a leggere la polizza che, ripetiamo è collettiva, scopriamo che il massimale di 200.000 euro esiste solo se si fruisce di uno studio legale dove è accaduto l’evento. In pratica in tutta Italia ci sono legali esperti di diritto marittimo solo in pochissime città per cui se l’incidente avviene dove non vi sono avvocati esperti in materia ti devi prendere quello che trovi con relativo serio rischio di condanna, o altrimenti tiri fuori tanti soldoni di tasca tua.
Infatti, per chiarezza, leggiamo la polizza DAS all’articolo 16) …omissis…. Se l’assicurato sceglie un legale non residente presso il Circondario del tribunale competente, la Società garantirà gli oneri solo nei minimi previsti dalla tariffa forense e con esclusione di spese e/o diritti di trasferta, vacazione, domiciliazione e duplicazione di attività. Omissis….
In pratica non copre neanche le spese legali per un furto di galline altro che sinistro marittimo.
Sempre nella lettera scrivono che se vi sospendono la abilitazione professionale vi danno 150 euro al giorno. Ebbene anche qui c’è il trucco, infatti secondo l’articolo 1900 del codice civile, non si può garantire l’indennizzo economico dei sinistri cagionati con dolo e colpa grave.
Nei casi in cui, quindi, il titolo abilitativo sia stato sospeso per fatti dolosi e per colpa grave, l’indennizzo non potrà per legge essere erogato, giacchè altrimenti si vanificherebbero gli effetti della sanzione amministrativa inflitta.