NEWS del 9 marzo 2017 – Corsi direttivi: nulla di nuovo all’orizzonte, è tutto vecchio !

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unknown   Cominciamo con il dire che la Circolare è finalizzata al decreto dirigenziale del 2013, essa pone le regole attuative di quello stesso decreto che pose fine alla comunicazione di infrazione EMSA. Nulla di nuovo all’orizzonte. La domanda che ci si deve porre invece è come mai nulla si fece e si disse nel 2013, nel 2014, nel 2015 e 2016 e solo adesso vengono chiuse le porte delle stalle, quando ormai le mucche sono arrivate in Svizzera e producono latte da anni per del buon formaggio Emmental ? Allora, delle tre una, o siamo ipocriti, o siamo disinformati o stiamo prendendo in giro noi stessi.

Coloro che intendono svolgere direttamente la prova senza la frequenza del corso potranno accedere, sin dalla pubblicazione della presente circolare, all’esame finale con obbligo di fornire una dichiarazione con la quale il candidato attesti di non avere già sostenuto altro esame

Il presente percorso formativo è erogato dagli Istituti di formazione di cui al comma 2 dell’art. 2 del Decreto Dirigenziale 04 dicembre 2013 “Disciplina del corso di formazione per il conseguimento delle competenze di livello direttivo per gli ufficiali di coperta e di macchina”.

Il percorso formativo, anche alla luce delle indicazioni ricevute dalla Commissione Europea, è rivolto ai Primi Ufficiali (Coperta e Macchina), Comandanti e Direttori di macchina che abbiano conseguito i Certificati di Competenza (CoC) di cui alle regole II/2, III/2 e III/3 dell’Annesso alla Convenzione STCW’78 come emendata, in data successiva al 1/02/2002 (entrata in vigore degli emendamenti 1995 alla STCW) e che non abbiano già frequentato il corso di cui al decreto citato in argomento. Pertanto sono esclusi coloro i quali hanno conseguito la certificazione prima del 02.02.2002.

Gli argomenti trattati sono esattamente gli stessi che fanno parte della cultura di base di ogni primo ufficiale, di ogni direttore di macchina e di ogni comandante. A questo punto è lecito chiedersi perché essere esaminati se gli argomenti trattati sono gli stessi che ci permettono giorno dopo giorno di svolgere la corretta gestione manageriale della nave; una risposta potrebbe essere che è un valido modo per dimostrare all’EMSA che i programmi di studio scolastici erano e sono conformi agli standard richiesti. Nel mentre si ricorda che sempre nello stesso decreto dirigenziale del 2013 è previsto che la Amministrazione può in qualsiasi momento verificare il grado di cultura professionale degli Ufficiali. Ripetiamo la domanda: nessuno ne era avveduto nel 2013, 2014. 2015 e 2016 ?

Sarebbe anche molto comprensibile se un comandante o un direttore di macchine ritenesse che questo esame è offensivo e denigratorio per chi da tanti, troppi anni gestisce il pianeta nave. Tutto vero, così come è vero che gli stessi comandanti e direttori di macchine sono soggetti continuamente a sottoporsi ad esami, pensiamo alle vetting se non agli sguardi indagatori dei nostri equipaggi che vogliono capire se la loro vita è affidata in mani sicure. Un comandante ed un  direttore di macchine si confrontano ogni giorno della loro vita professionale con soggetti ed elementi che altri professionisti neanche potrebbero immaginare, eppure questi comandanti, questi direttori lo fanno con grande senso di umiltà. Con l’umiltà della gente di mare che ancora prova le paure dell’uomo antico.

La alternativa all’esame è la frequentazione del corso direttivo di cui una decina di giorni presso un centro di formazione abilitato ed il resto attraverso una piattaforma informatica.

Esiste anche la possibilità di adire vie legali contro il MIT con buone probabilità di vincere la causa. Sono cause individuali, di media per arrivare alla prima sentenza trascorrono dai tre ai cinque anni, poi l’appello ed infine la agognata cassazione. Nel frattempo, essendo cause civili,  sono trascorsi una decina di anni o poco meno, il 31 dicembre 2018 viene sospeso la validità del CoC, bisogna pagare l’avvocato e passare il resto del tempo, in attesa della sentenza finale, seduti sugli scalini della chiesa a chiedere l’elemosina per mantenere la famiglia o trovarsi un lavoretto…..

Non facciamo gli sbruffoni e a testa alta dimostriamo che non sarà certo una verifica a renderci meno dignitosi.

Dal momento che l’esame di verifica verte su argomenti che per forza di cose dobbiamo conoscere, non solo, ma proprio per la peculiarità della nostra professione questo bagaglio culturale nel tempo si è arricchito. Se poi qualcuno non supera questa verifica allora dobbiamo domandarci chi come e perché è stato abilitato a dirigere una nave con annessi e connessi.

Che il nostro sia un mestiere difficile è assodato, che la maggioranza degli incidenti e sinistri ci vede, nostro malgrado, protagonisti è una verità assoluta, e allora una verifica che dimostri che le nostre cognizioni conoscitive sono rimaste invariate è forse salutare.

Senza timore diciamo: sottoponeteci ai raggi X e nelle porosità delle nostre ossa troverete professionalità, competenza e autorevolezza, ma mai arroganza.

COSMAR, come nel suo stile non inganna nessuno ed espone i fatti con onestà e chiarezza. Non usa mezzi termini e non racconta falsità allo scopo di allargare la compagine sociale.

COSMAR è da sempre disponibile 24 ore al giorno e sette giorni alla settimana, lo sanno bene coloro i quali scrivono e ricevono risposte anche in piena notte e di domenica. Poi altri soggetti aprono i battenti un paio di ore al giorno e solo nei giorni feriali, se non una volta alla settimana, però sparano diktat contro tutto e contro tutti creando solo  e unicamente confusione. Qualcuno è ignorante ed altri sono in malafede, tutti sono oggettivamente dannosi e mancano di serietà.

COSMAR non chiederà mai 60 euro pro-capite per pagare la stratosferica cifra di 18.000 euro ad un avvocato che ha presentato una sterile istanza al Presidente della Repubblica la quale verrà sottoposta al Consiglio di Stato. L’istanza sarebbe potuta essere stata esperita anche da un un singolo cittadino a costo zero  e senza l’intervento di un legale, la cui sentenza finale ha in ogni caso valore erga omnes.

Colui il quale  si è rivolto al Tribunale per ottenere il CoC che la sua Capitaneria gli rifiutava, ha messo di mezzo un avvocato, la questione è stata giustamente sospesa a suo favore, ma comunque si dovrà sottoporre ad un processo il prossimo dicembre. Tutti ad urlare: evviva, evviva !  COSMAR molto semplicemenrte risolve questi problemi giornalmente e senza mettere di mezzo avvocati e tribunali, ma non ci diciamo bravi e neanche pretendiamo lo facciano gli altri, ci comportiamo esattamente come abbiamo promesso, vale a dire con conoscenza e professionalità.

Chi si è rivolto al TAR per, giustamente, non voler sottoporsi ai corsi formativi di leadership & teamwork, ha vinto in prima istanza, adesso aspetta l’appello e poi ci sarà la cassazione. Se fosse stato egli coerente avrebbe continuato imperterrito su quella strada e non si sarebbe iscritto velocemente presso un centro di formazione litigandoci quando lo stesso centro, che per ragioni interne, gli ha solo rinviato di qualche giorno il percorso formativo. Allora, chiediamoci la coerenza dove sta, a noi sembra sia tornato di moda il motto “armiamoci e partite”.

Piaccia o non piaccia da COSMAR potete solo aspettarvi chiarezza ed una grande apertura alla discussione che entri nel merito e non in fantasiose soluzioni che molto poco hanno a che fare con autorevolezza e professionalità.

COSMAR non ha gradi !  COSMAR non ha paura di esporsi !  COSMAR è dalla parte dei marittimi !

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