NEWS del 2 novembre 2016 – OR.SA Navigazione e COSMAR chiariscono le rispettive posizioni perseguendo lo stesso obiettivo.

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Unknown-1Il prossimo 11 novembre i sindacati, i centri di formazione e i tecnici del MIT sederanno intorno ad un importante tavolo di lavoro al fine di redigere i programmi di studio per i corsi direttivi.

Immaginiamo che i percorsi saranno due e ben divisi, vale a dire un corso direttivo destinato a coloro i quali si candidano agli esami di abilitazione per primo ufficiale di coperta e macchina e un corso di “aggiornamento” per comandanti e direttori che dovrebbe avere lo scopo di apprendere nei minimi particolari quanto discusso e stabilito a Manila nel 2010. In questo secondo caso il riferimento è chiaramente alla Solas, alla Marpol, alla precedente ILO-MLC 2006. Solo come esempio gli argomenti potrebbero trattare il cambio di zavorra per tutte le navi adibite a viaggi di lungo corso, il contenimento dell’inquinamento atmosferico attraverso anche e non solo la tipologia di bunker usato, oppure le norme più severe in ambito di salvaguardia della vita umana in mare, e via così dicendo.

Lo vogliamo ripetere, le nostre sono solo supposizioni e se prorpio vogliamo dirla tutta anche speranze. In virtù di quanto sopra auspichiamo che, sopratutto, le organizzazioni sindacali si preparino tecnicamente a questo importante incontro. Questo auspichiamo con tutta la nostra modesta forza di convincimento.

I nostri nemici non sono le persone che siedono dietro le scrivanie del MIT, il nostro nemico assoluto è l’ignoranza e la mancanza di dialogo. Continuiamo a credere che la protesta se non cammina a pari passo con la proposta serve solamente a farsi belli agli occhi dei propri iscritti e pensiamo anche che laddove c’è solo protesta senza proposta è perché la dialettica sugli argomenti tecnici è assente, esattamente come è accaduto nell’ultimo ventennio ed ancora imperano gli strascichi.

Abbiamo avuto un scambio epistolare con il responsabile di OR.SA Navigazione Mariano Massaro, uno scambio epistolare che come spesso capita viene da ambo le perti mal interpretato, chi legge una e-mail il più delle volte non riesce ad interpretare nella sua pienezza l’intento del mittente, allora subentra la parola, una bella, sana costrutttiva telefonata che rimette le cose al loro posto e si scopre, come spesso accade, che sono più le cose che ci uniscono rispetto a quelle che ci dividono, questo accade specialmente quando le parti hanno lo stesso obiettivo: la volontà di voler contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro di una determinata categoria di lavoratori che nello specifico è la Gente di mare.

COSMAR, la Casa dei professionisti del mare. Iscriviti !   Per informazioni scrivere a segreteria@cosmar.org o chiamare il 329 455 5682

Ad maiora…!

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11 risposte

  1. personalmente non credo che dividendo i percorsi si faccia una gran cosa vi spiego perché:

    – i programmi che riguardano la normativa e gli emendamenti di Manila sono già presenti.
    – i centri e le scuole si troverebbero in gravi difficoltà a dover proporre 4 corsi distinti invece che solo 2.
    Questo provocherebbe disagi per noi marittimi.

    Io credo invece che i due corsi potrebbero essere accorpati, visto e considerato che la stcw parla di corso direttivo per primi ufficiali e comandanti, nel giro di 5 anni se il corso verrà confermato obbligatorio dovranno comunque frequentarlo tutti quelli già in possesso del titolo e/o della funzione. Dopo 5 anni il corso per soli comandanti e direttori non avrebbe più ragione d esistere, se non dare spunto per immettere il famoso esame per il passaggio al comando.
    Io credo che sia più utile accorpare i due percorsi, riducendo la frequenza al 50 % per comandanti e direttori che seguiranno la parte del programma prettamente normativa, mentre i restanti aspiranti primi ufficiali di macchina e coperta seguiranno Il corso per intero, come già succede adesso.
    Sperando che una riforma del istruzione dei nautici incorpori questi programmi e che questo corso sparisca al più presto.

    1. Buongiorno,

      Io continuo a non capire le ragioni per le quali si debba frequentare questo corso. È stato introdotto a causa delle riforme degli istituti nautici come sento dire spesso? Bene..allora perché lo devono fare anche quelli che hanno frequentato il “vero” nautico ? La linea che si dovrebbe seguire, a mio avviso, è quella di ottenere l’esenzione totale per tutti coloro hanno conseguito il diploma nautico prima della riforma (visto che era conforme agli standard internazionali, o sbaglio?).
      Che io faccia il primo,il direttore o il terzo non deve importare: il solo documento che deve far fede è il diploma.
      Costringere la gente a frequentare questo corso anche se hanno già avuto un percorso formativo scolastico valido equivale a mettere in discussione anche il diploma ottenuto…. e allora è finita.

      Saluti

  2. E chi ha già il titolo da primo ufficiale ottenuto senza direttivo cosa dovrà fare ?
    Da come si pressuppone conseguire il direttivo come per i comandanti e direttori cioè per parte per ottenere L’imo da comandante oppure da direttore

  3. E’ tutto un mistero di confusioni e chiacchere che ancora non si riesce a capire come si puo’ fare a ufficiali che fanno il comandante /direttori primi ufficiali dei direttivi prima si parlava di qualcosa di uguale, adesso si sta parlando di qualcosa di separato, ma si puo’ capire cosa si vuole fare? Sicuramente distruggergi senza esitare .Signori si deve considerare I diploma degli anni 80 /90 senza fare chiacchere I nautici erano nautici; leggo varie notizie ,e mi stupisco ogni giorno che passa non si riesce a capire qualcosa, sono sicuro che l’11 Novembre sara’ solamente un fallimento con risultati che ci faranno morire senza che nessuno mette I punti sulla I che delusione da non credere !!! Grazie

    1. Salve, sono d’accordo con Giuseppe, che chi come noi, ha frequentato il nautico prima della famigerata riforma Germini, non ha alcuna necessita’ di fare il corso direttivo.
      Io da parte mia, non avendo fiducia nei nostri governanti, troppo sensibili alle “richieste” dei centri d’addestramento, che vorrebbero tutti a fare tale corso, sto verificando la possibilita’ di convertire, il mio certificato IMO in Messico, visto che navigo su bandiera panamense, cosi’ non dovro piu’ rinunciare alle mie vacanze ( e se volete anche le vostre se vi interessa ) a causa di questi personaggi incompetenti e corrotti.

      Rudy

  4. Caro Sig Giuseppe,
    Guardi che qui chiacchiere non ne fa nessuno.
    Anche io leggo tanti commenti confusi.
    Per quel che mi riguarda posso dire con assoluta certezza che per chi come me primo ufficiale dal 2011 vuole richiedere L imo da comandante o direttore dovrà prima aver seguito il corso direttivo.
    Tutto ciò che viene pubblicato in Gazzetta ufficiale è legge e non ci sono scappatoie.
    Per quanto concerne invece chi è già in possesso del titolo da comandante o direttore e ne svolge la funzione oppure no è un altro discorso perché tutto fa riferimento ad una circolare del MIT che potrebbe essere interpretata e forse modificata.
    Sinceramente mi sono stancato di leggere lamentele,
    Questo non è il muro del pianto, si cerca di fare proposte costruittive.
    A me pare che qui si stia facendo al si salvi chi può.
    Chi si è diplomato nel 80 chi nel 90 chi nel 2005.
    Ognuno pensa al suo orticello, invece di fare gli interessi della categoria.
    Spero di sbagliarmi.

    1. Il primo a non avere le idee chiare sei tu. Io ho l’ IMO da Comandante dal 1988 , sono al comando dal 1988 di navi pax di lungo corso e sono CSLC dal 2003 . L’ultimo IMO l’ho fatto nel 2011 e in Capitaneria non mi hanno rinnovato la CoC oltre il 28/12/2018……Mi spiace ma l’ultima circolare del MIT non e’ chiara anche perché’ fa riferimento ad una circolare che fa riferimento a sua volta alla circolare 28 la quale dice ben altra cosa……sembra facile……..

    1. L’11 novembre ci saranno solo i sindacati, i centri di formazione e i funzionari del MIT per definire i programmi di studio dei corsi direttivi.
      COSMAR parteciperà ai tavoli di lavoro successivi per la definiziione dei futuri decreti ministeriali.

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