Cari Signori,
ad Agora’ ho sentito menzionare, da parte del sen. Fassina e la vicepresidente del senato di cui non ricordo il nome, il tanto agognato ripristino dei benefici per i lavoratori facenti parte della categoria dei lavori usuranti come proposta di legge in deroga, ebbene tutte le categorie sono state menzionate neppure un cenno ai marittimi…… che hanno il sacrosanto diritto di essere i primi ad essere inseriti in tale categoria di lavoratori…….Eppure i disagi delle tante famiglie, erano visibili a tutti e di cio’non si poteva non accorgersi, di tutta quella gente -giovani e meno giovani- costretti a spostarsi dalla propria citta’ di residenza, per sperare in un imbarco anche se temporaneo che gli permettesse di portare a casa qualcosa.
Tanti giovani e meno giovani,costretti a bivaccare sulle spiagge o nelle stazioni, per rispondere ad una eventuale chiamata di collocamento. Sembra la trama di un film, ma e’ realta’……realta’ di famiglie disagiate che vivono nelle periferie della societa’.
Qualche buon tempone, puo’ uscire col solito discorso..siamo in piena crisi economica ed e’ normale l’ aumento di disoccupazione.
Quello che si vuol far capire e’ che noi marittimi non siamo operai di un’ azienda che e’ fallita o che ha dovuto delocalizzare per mantenere in attivo i suoi conti…….Niente affatto, noi siamo lavoratori di un settore che anche con la crisi, ha avuto un notevole incremento della flotta nazionale…..gia’ perché per i nostri armatori nulla cambia ………
E’ come dire che aprono nuove aziende, ma diminuisce l’ occupazione italiana. E’ evidente che c’e’ qualcosa che non torna …e tutti noi siamo fiduciosi, in un risultato positivo a breve termine che ripristini la giustizia e la legalita’.
Si è svolta una riunione a Roma tra il ministro delle politiche sociali, sostegno e reddito e INPS, la discussione riguarda la malattia della categoria marittima definita categoria privilegiata, il fine della discussione è di equiparare la paga giornaliera della malattia ha quella dei lavoratori cosiddetti di terra, stanno studiando come impoverirci ogni giorno di piu’ e ci riusciranno se non ci svegliamo da questo sogno, il problema riguarda tutti nessuno escluso, i contributi versati dai marittimi e dalle società di navigazione sono differenti dai contributi dei lavoratori di terra.
Il governo ci sta togliendo tutto, a questo punto possiamo buttare i libretti di navigazione e cercare solo quei lavori dietro una scrivania, tanto navigare o stare seduto in ufficio dietro una scrivania per questi signori è la stessa cosa noi siamo, soprattutto quelli a turno generale, una categoria fantasma disconosciuta da tutti e fuori dal mondo lavorativo nazionale…
Vediamo infatti che illustri rappresentanti della politica italiana ci ignorano e la nostra, da sempre è una categoria non rappresentata se non solo virtualmente dai sindacati; una categoria contraddistinta da una precarietà estrema a cui non è stato mai riconosciuto il vecchio statuto dei lavoratori; una categoria che ad ogni imbarco ancora firma la convenzione di arruolamento con contratti vari che al massimo arrivano a quello indeterminato valevole fino ad un massimo di sei mesi di imbarco sempre a discrezione della Società armatrice; una categoria in cui il servilismo verso il superiore è regola visto che il licenziamento è attuabile in qualsiasi momento e senza motivazione (altro che job-act); una categoria costretta a competere sulla retribuzione con personale extracomunitario da cui ovviamente non può che uscirne sconfitta; una categoria che combatte da anni per avere il riconoscimento al voto (vero segno di civiltà) e l’attribuzione di categoria che usufruisce dei benefici del lavoro usurante.
In relta’ prima dell’introduzione della legge Fornero con la legge Dini la soglia in uscita per il lavoro usurante era 58 anni e 35 anni e sei mesi di contributi per tutti i lavoratori facenti parte appunto delle categorie usuranti, i marittimi in questa legge erano menzionati, con l’introduzione della legge Fornero e successiva circolare Inps del 2014 i requisiti sono un periodo di almeno 1 mese consecutivo di lavoro notturno ed in ambienti ridotti.
Ora i nostri marittimi oltre ad essere impiegati talvolta per sei mesi di fila a bordo sono destinati a turni di guardia di 4 ore distribuiti nel corso delle 24 ore certe volte non rispettando le 6 ore consecutive di riposo e in cabine dove ci sono, a volte, altre 3 persone……contravvenendo nella maggioranza dei casi,alla normativa MLC-2006
Per non parlare poi dei lavori in sentine alte un metro o poco piu’ e larghe altrettanto, l’esposizione ad effluvi venefici come quelli delle vernici e dei prodotti di pulizia quali ad esempio la soda caustica …….e questo per 24 ore al giorno moltiplicato per i mesi che dura l’imbarco.
Per ultimo e non come ultima, la problematica dell’esposizione all’amianto ……
Gia’ nel 2009 la legge Sacconi affermava , recependo le direttive UE e le innumerevoli sentenze della corte Europea, nella norma , l’affermazione che ……” tutte le navi che sono state costruite prima del 1991 sono costruite con amianto e che i soggetti che hanno navigato su navi costruite prima del 1991 sono stati esposti all’amianto e quindi a rischio, indipendentemente dal loro ruolo ricoperto a bordo”……….
Quello che mi fa in….re è che questo avviene sotto gli occhi di tutti ed è stato posto all’attenzione di tutti i governi che si sono succeduti via via in questi anni, per non parlare del silenzio assordante dei sindacati che non fanno altro che parlare e non fare… e chi non è con loro è persona da emarginare…… ed in ultimo, per non parlare delle Capitanerie che devono controllare e non controllano facendo finta di non vedere……accontentando qua’e là l’armatore di turno…
Detto questo sommariamente, sono a disposizione per ogni Vs. eventuale approfondimento.
Responsabile Gruppi di lavoro COSMAR
Gianfranco Roffi tel.3664377055
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Ad maiora…!
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