NEWS del 17 gennaio 2019 – Atti di pirateria in sensibile aumento mentre le istituzioni nazionali e internazionali sembrano essere assenti.

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  Particolarmente preoccupante la situazione nel Golfo di Guinea

(Fonte InforMare)

Nel 2018 gli atti di pirateria contro le navi sono aumentati del +12% circa essendosi verificati 201 attacchi rispetto a 180 nell’anno precedente. L’International Maritime Bureau (IMB) ha reso noto che è risultata marcata soprattutto la crescita di attacchi contro navi ed equipaggi in Africa occidentale. In particolare, nel Golfo di Guinea gli incidenti sono più che raddoppiati salendo da 36 nel 2017 a 79, inclusi tutti i sei sequestri di navi verificatisi in tutto il mondo, 13 dei 18 incidenti totali in cui le navi sono state oggetto di colpi d’arma da fuoco e, inoltre, regione nella quale sono stati sequestrati 130 dei 141 marittimi presi complessivamente in ostaggio a livello mondiale e dove sono stati rapiti 78 degli 83 marittimi catturati dai pirati con lo scopo di richiedere riscatti.

Inoltre l’IMB ha evidenziato che gli atti di pirateria nel Golfo di Guinea sono aumentati in maniera consistente soprattutto nell’ultimo trimestre dello scorso anno e che le navi abbordate dai pirati si trovavano anche ben al di fuori delle acque territoriali, con equipaggi che sono stati rapiti e portati in Nigeria dove sono tenuti prigionieri in attesa del pagamento di un riscatto. L’IMB ha sottolineato che c’è bisogno urgente di una maggiore cooperazione e condivisione di intelligence tra le nazioni costiere della regione affinché si possano intraprendere azioni efficaci contro i pirati, sia in mare che a terra dove le loro attività hanno origine e fine.

L’IMB ha evidenziato inoltre che nei soli ultimi tre mesi del 2018 si sono verificati ben 41 rapimenti di marittimi nelle acque al largo della Nigeria, tra cui 11 membri dell’equipaggio di una portacontainer sequestrati il 27 ottobre e, due giorni dopo, otto dei 18 membri dell’equipaggio di una petroliera.

Quanto alla Somalia, un’altra area africana in cui negli ultimi anni si sono susseguiti numerosi gli attacchi dei pirati, l’International Maritime Bureau ha specificato che sebbene nel 2018 non sia stata catturata alcuna nave nella regione, tuttavia i pirati hanno esploso colpi d’arma da fuoco contro una petroliera Suezmax nel Golfo di Aden nonché contro una product tanker e una rinfusiera Capesize ad oltre trecento miglia dalla costa somala, episodi che ribadiscono l’importanza di mantenere elevati i livelli di vigilanza durante il transito in queste acque e ha sottolineato l’IMB la necessità di mantenere la presenza di unità navali dell’Unione Europea e di altre Marine internazionali nell’area attorno al Corno d’Africa.

Meno grave la situazione in Asia. I 36 incidenti segnalati in Indonesia erano relativi in gran parte a piccoli furti, anche se sei marittimi sono stati presi in ostaggio e minacciati. In Malaysia continua ad essere motivo di preoccupazione la sorte di cinque marittimi di due pescherecci di cui è stato segnalato il rapimento; inoltre quattro pirati a bordo di un’imbarcazione veloce hanno sparato contro un rimorchiatore e il comandante dell’unità è stato colpito ad una gamba. Nelle Filippine si sono verificati dieci incidenti rispetto a 22 nel 2017.

Le nostre principali sigle sindacali cosa fanno oltre che intascarsi i soldi per ogni extracomunitario imbarcato su navi italiane con registro internazionale ?

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