INPS – Certificati di malattia, cosa si deve fare.

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55a7d835fdb94d0bb8a4c390-jpg   Per la generalità dei lavoratori la certificazione medica di malattia viene redatta telematicamente ma per i lavoratori marittimi, assicurati ex-Ipsema, la suddetta certificazione viene ancora trasmessa all’INPS, entro due giorni dalla data del rilascio, a cura del lavoratore, in modalità cartacea.

Per la tutela di eventi di malattia insorti durante l’imbarco, per prassi in uso sia in Italia che all’estero, viene utilizzato il modello “Mal.1”.
I modelli “Mal.2” e “Mal.3”, sono, rispettivamente, richiesti nel caso di eventi di malattia insorti dopo lo sbarco o nei casi di prolungamento o guarigione clinica della patologia certificata.
Tuttavia l’INPS, con messaggio n. 4492 del 10 novembre 2016, ha riconosciuto, ai fini dell’erogazione delle indennità di malattia, la validità della certificazione redatta su modelli non standardizzati (format generici), purché siano rilevabili i seguenti elementi essenziali:
. nominativo del lavoratore;
. diagnosi e prognosi;
. intestazione;
. data del rilascio;
. timbro e firma del medico;
. domicilio abituale del lavoratore ed eventuale diverso recapito temporaneo.
Ricorda, inoltre, l’Istituto che la certificazione emessa in territorio estero, sia che sia redatta sui modelli “Mal. 1”, “Mal.2” e “Mal.3”, sia che sia redatta su format generici ma completi degli elementi essenziali sopraelencati, devono essere rilasciati esclusivamente da medici fiduciari del Ministero della Salute.
Ad ogni modo, la certificazione sanitaria proveniente da un Paese comunitario, comprovante lo stato di malattia dei lavoratori marittimi, dovrà essere accettata dalle sedi INPS anche se redatta in lingua straniera.

Autore: Rossella Schiavone

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